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Sabato 27 Aprile 2024




Dal 17 dicembre 2023 la Direttiva UE sul Whistleblowing imporrà alle organizzazioni con sede o filiali nell’UE e con 50 o più dipendenti di predisporre un canale interno e confidenziale per la segnalazione di condotte illecite.

Dal 17 dicembre 2023 la Direttiva UE sul Whistleblowing imporrà alle organizzazioni con sede o filiali nell’UE e con 50 o più dipendenti di predisporre un canale interno e confidenziale per la segnalazione di condotte illecite.

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Il Decreto Whistleblowing prevede misure di protezione per i segnalanti, fissando le condizioni per l’applicazione di tali misure.

Dall’ambito oggettivo del Decreto Whistleblowing restano fuori le contestazioni, rivendicazioni o richieste legate a un interesse personale del segnalante o della persona che ha sporto una denuncia all’autorità giudiziaria o contabile. Restano escluse anche le segnalazioni di violazioni già disciplinate in via obbligatoria dagli atti dell’Unione europea o nazionali.

Il Decreto Whistleblowing riguarda le violazioni di disposizioni normative nazionali o dell’Unione europea che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica o dell’ente privato, di cui siano venute a conoscenza in un contesto lavorativo pubblico o privato.

Il Decreto Whistleblowing prevede strumenti per la tutela dei segnalanti, fissando le condizioni per l’applicazione delle misure di protezione e prevedendo sanzioni a fronte di eventuali ritorsioni. Inoltre, misure di sostegno e ipotesi di riduzione della responsabilità.

Dal 17 dicembre 2023 la Direttiva UE sul Whistleblowing
imporrà alle organizzazioni con sede o filiali nell’UE e con 50 o più
dipendenti di predisporre un canale interno e confidenziale per la segnalazione
di condotte illecite.

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